Il progetto “Una mano per la vita. Nuovi percorsi di protezione, autonomia e salute” si sviluppa in Colombia in continuità col successo del primo intervento di cooperazione “Una mano per la vita. Conquistare l’autonomia acquisendo competenze”, di cui potete leggere andando alla sezione “Lo storico”.
La Colombia è un paese che offre un buon grado di protezione ai minori orfani, abbandonati, in stato di vulnerabilità. Nell’ambito di una stretta collaborazione con i ICBF tesa alla realizzazione comune di protocolli di intervento fondati su dati scientifici e sull’esperienza, il progetto proporrà due esperienze pilota di cura e accoglienza dei minori in stato di vulnerabilità.
Una esperienza sulla necessità, espressa da ICBF, di ridurre il trattamento farmacologico per la cura di problematiche psichiatriche e comportamentali dei minori e una seconda esperienza volta a favorire un percorso di autonomia dei minori in stato di vulnerabilità prossimi alla maggiore età. Parallelamente in ottica di intervento integrato, il progetto mira a rinforzare il sistema di accoglienza di minori o nuclei familiari in stato di vulnerabilità sia attraverso supporti concreti ai centri di prima accoglienza che attraverso formazione specifica sulla prevenzione curando l’aspetto educativo, nutrizionale e psicologico.
Tassello fondamentale per la realizzazione e per un impatto efficace è il coinvolgimento attivo degli attori istituzionali (ICBF) e non, oltre che delle comunità beneficiarie dell’intervento. E’ quindi previsto il coinvolgimento della popolazione in forma di risorsa attiva al raggiungimento dell’obiettivo del progetto, ossia un ambiente di cura, accoglienza e sviluppo migliore per le bambine e i bambini colombiani.
Le attività mirano ad intercettare un ventaglio molto ampio di beneficiari, dalla prima infanzia, all’età dello sviluppo fino all’ingresso nell’età adulta per un impatto quanto più ampio possibile su beneficiari diretti e indiretti.
Tre le aree d’intervento: